Quantcast
Channel: Fashion-Lifestyle news » congiuntura germania
Viewing all articles
Browse latest Browse all 3

Nota congiunturale: Germania resta solida secondo S&P

$
0
0

La recessione economica per il Vecchio Continente sará evitata per il 2008 grazie a Francia e Germania secondo Standard & Poor. La Germania crescerá quest’anno infatti dell’1,8%, consentendo cosí a tutto il continente di non chiudere in passivo il 2008.

I fondamentali della Germania restano solidi, l’indebitamento delle aziende non finanziarie é molto al di sotto della media europea, mentre si prevede anche per l’anno prossimo un aumento delle esportazioni dell’2,6%, secondo il BGA (Bundesverband des deutschen Groß- und Außenhandels), trainate dal calo dell’Euro e del prezzo delle materie prime.

Fonte foto: www.wiwo.de

Notizie positive dunque in un quadro di pessimismo generalizzato. L’indice IFO, che indica la fiducia delle imprese nel futuro é sceso ai minimi dal 2003, arrivando a 90,2. Il tasso di disoccupazione é aumentato ad agosto dell’1,1% rispetto all’anno precedente, toccando quota 7,2% e per il prossimo anno si prevede un ulteriore aumento, attestandosi tra il 7,5% e l’8,3%. La produzione industriale é calata del 2,6% su base annua e del 2% su base mensile a settembre, mentre ad agosto aveva fatto registrare una crescita a sorpresa del 3,3% rispetto al mese precedente.

Il debito pubblico quest’anno dovrebbe calare fino al 61,6% del PIL per poi aumentare l’anno prossimo a causa del piano di salvataggio delle banche previsto dalla grande coalizione. Sempre il piano da 480 Miliardi di Euro causerá un’emissione di titoli di stato mai vista, che porterá la Germania per la prima volta nella sua storia di superare l’Italia(che fino ad ora deteneva questo singolare primato) per quantitá di titoli di stato emessi in eurovaluta.

Le previsioni di crescita per l’anno prossimo non sono proprio rosee (+0,2), lo ammette anche il cancelliere Angela Merkel, ma se la crisi dei crediti non dovesse aggravarsi ulteriormente l’economia tedesca dovrebbe essere in grado di contenere le perdite, forte di una struttura industriale in buona salute e con una buona situazione finanziaria. Il pericolo viene dall’esterno e soprattutto dalla frenata delle economie dei paesi asiatici e del Brasile, importanti mercati di sbocco di un paese che dipendete dalle esportazioni piú di ogni altro al mondo.

I tagli ai tassi previsti da Trichet, presidente dalla BCE, dovrebbero far calare ulteriormente l’Euro rispetto al Dollaro ed allegerire la stretta creditizia dando un po’ di ossigeno all’economia. Preoccupa la crisi dell’auto mentre sorprende la Volkswagen, che in controtendeza ha sestuplicato il proprio valore in borsa dall’inizio dell’anno a causa di speculazioni sul titolo, piuttosto che ai propri fondamentali.

L’inflazione infine é calata dello 0,1 a settembre su base mensile, grazie alla riduzione dei costi delle materie prime e forse anche alla contrazione della domanda a causa della crescente incertezza.

Fonti: FAZ, asca.it, Swissinfo


Viewing all articles
Browse latest Browse all 3

Latest Images

Trending Articles





Latest Images